Logbook dell'equipaggio 2019
CARENA del Lab
Le Labo ha trascorso due anni in acqua senza uscire dalla sua ristrutturazione. Durante tutto questo tempo, la vita si è gradualmente aggrappata allo scafo. Prima della nostra spedizione, per permettere al Lab di raggiungere velocità accettabili, doveva essere raschiato lo scafo e poi, a seconda del risultato, uno strato di anti-fooling o uno strato di primer poi anti-fooling. Questa è quella che viene chiamata la "carenatura". Lo scafo del Labo è in compensato, di cui la tenuta è assicurata da una successione di strati di resina e fibra di vetro. Si aggiungono poi due buste: una di primer o vernice, su cui si può appendere l'antifooling, impedendo alla flora e alla fauna marina di colonizzare lo scafo.
Il cantiere di riparazione più vicino che poteva offrirci un ormeggio per una settimana era il porto asciutto Maritima a Martigues. Il Lab è stato quindi traghettato dall'equipaggio da Port Saint Louis du Rhône a Martigues. Questa prima navigazione, a motore, con Maestrale, andò bene fino all'arrivo quando il capitano di porto annunciò l'impossibilità della sua gru di far scendere la barca. In effetti, poiché il Lab ha due alberi, temeva che uno dei due entrasse in contatto con i cuscinetti della gru. Dopo un'ora di trattative, Perrine riesce a convincere la squadra di bacino di carenaggio che rimuovendo i paterazzo la barca passa senza alcun problema tra le cinghie della gru ed è fuori! Delle sue undici tonnellate, è ancora più impressionante fuori dall'acqua e iniziamo a grattare.
Dopo una giornata di Karcher e battaglia contro le tante conchiglie, ci rendiamo conto che la laminazione è scollata a livello della chiglia... Rimuovendola, il team vede allungarsi la lista delle macchie perché tutta la chiglia è spogliata, quindi l'intero scafo. La frase tombe: occorrono due mesi di lavoro perché la barca torni a tenuta stagna. Le Labo quindi non partirà quest'anno e abbiamo urgente bisogno di trovare un'altra barca... la partenza è tra una settimana!